Roma capitale del falso, è ciò che emerge una ricerca Censis per il Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale Lotta alla ContraffazioneUfficio Italiano Brevetti Marchi – è Roma a trionfare al primo posto per lo smercio di prodotti fake in Italia. Infatti, un quinto della merce contraffatta sequestrata dall’Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale è stata rilevata nella provincia di Roma.

Dal 2008 al 2015 nella provincia di Roma sono stati effettuati 24.393 sequestri, pari al 18,6% del totale nazionale, e gli oggetti sequestrati sono stati oltre 130 milioni, ovvero il 30,3% del totale. Per la maggior parte sono falsi di poco pregio, per lo più provenienti dalla Cina. Nel 2015 più del 60% dei sequestri ha riguardato abbigliamento e accessori, seguiti da apparecchiature elettriche (il 14% del totale) e calzature (il 9,5%). Anche i dati del medio periodo attestano queste tendenze: dal 2008 a oggi il 44,8% dei sequestri ha interessato accessori di abbigliamento, il 18,5% articoli di abbigliamento e il 12,2% calzature. Al quarto posto, con il 6,8% dei sequestri, le apparecchiature elettriche.

Secondo la ricerca del Censis, Roma è una grande piattaforma relazionale: tra residenti, pendolari e turisti ogni giorno milioni di persone si muovono nella capitale e costituiscono una enorme opportunità di affari anche per chi è in cerca di clientela a cui vendere prodotti falsi. Ma Roma è anche un grande hub logistico e un punto di passaggio delle merci dirette verso altre regioni, soprattutto del Sud, che esprimono una forte domanda di prodotti falsi low cost e low quality. Solo il 50% dei sequestri compiuti alle dogane nella provincia di Roma nel 2015 aveva come destinazione finale Roma: tra le regioni italiane che attendono la merce taroccata sdoganata nella capitale – rileva lo studio – al primo posto si trova la Campania, seguita dalla Lombardia e dalla Sicilia.

Roma capitale del falso non è da sola: il litorale romano è il luogo dove il fenomeno della contraffazione è più evidente. Ma ad affiancare la vendita al “minuto” sul litorale vi sono diverse località dove si assemblano, stoccano e distribuiscono i falsi.
Di fronte a un fenomeno così pervasivo e capace di rigenerarsi e di adattarsi ai mutamenti del contesto, le azioni di repressione e contrasto devono essere accompagnate da iniziative di sensibilizzazione e di comunicazione rivolte a tutti i target di consumatori.
Con questi obiettivi lo scorso 9 marzo il Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale Lotta alla ContraffazioneUfficio Italiano Brevetti Marchi – e la Prefettura di Roma hanno siglato il Piano d’azione per la lotta alla contraffazione a livello provinciale. Dal 13 al 19 giugno si è svolta in tutta Italia la prima Settimana nazionale anticontraffazione, organizzata dalla Direzione Generale Lotta alla Contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico. Nel corso della settimana si sono succedute iniziative di studio, sensibilizzazione, animazione rivolte agli stakeholder, ai cittadini e ai giovani, e si sono presentate le analisi provinciali del fenomeno della contraffazione a Roma, Milano e Palermo previste dal Piano nazionale anticontraffazione.