In occasione della giornata internazionale della proprietà intellettuale, svoltasi lo scorso aprile, sono stati illustrati i dati Eurostat, che rappresentano l’Italia come un Paese innovativo, sebbene non sia uscito pienamente dalla crisi economica.
L’Italia è terza in Europa per il numero di richieste di registrazione marchi, circa 10 mila domande. Milano e Sede di Roma sono tra le ‘top 20′ delle città europee più attive, rispettivamente con il capoluogo lombardo quarto e la capitale sedicesima.
L’EUIPO, in assoluto, continua a segnalare in Europa un trend positivo per le richieste di Registrazione marchi. L’unico anno a fare eccezione è stato il 2008, l’inizio della crisi. In testa alla classifica Germania (20.447, 23% del totale), seguita da: Gran Bretagna (12.527, 14%), Italia (9.941, 11%), Spagna (9.406, 11%), Francia (7.907, 9%), Olanda (4.534, 5%) e Polonia (3.665, 4%).
I dati per l’Italia sono positivi anche per i Brevetti. Il tasso di crescita delle richieste italiane (9%) è doppio rispetto alla media europea. Molto importante, in questa direzione, il contributo di aziende come Indesit, Fiat e ST Microeletronics, società che hanno permesso di migliorare la posizione italiana rispetto all’anno precedente, passando dall’undicesimo al decimo posto in classifica. I settori più emergenti, in questo contesto, sono quelli rappresentati dai medical device, dalla digital communication e dalla computer technology.
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