Innovare in Italia appare oggi sempre più un costo piuttosto che una risorsa, un fattore di crescita nonché un’opportunità. Così il nostro Paese, a differenza dei partner europei, innova mediamente in quantità inferiore.
Questo riporta il rapporto 2014 predisposto da Unioncamere-Si.Camera, Osservatorio Brevetti Marchi Design – Rapporto 2014 inerente i “Brevetti, marchi e design“.
L’analisi di Unioncamere affronta in tre strumenti di tutela presenti in ambito comunitario: il brevetto europeo, il design comunitario e il marchio comunitario.

Nell’ultimo decennio i brevetti depositati in Italia sono calati dello 0,5%.
Nel decennio 2004-2013 la capitale dei brevetti è risultata Milano con una media di 644 domande di brevetto l’anno. Al secondo posto Torino con una media di 300 domande di brevetto e al terzo posto Bologna con 253 domande di brevetto.
Analizzando due realtà tra loro difformi vediamo che Brescia, all’ottavo posto con una media di 121 domande di brevetto italiane pubblicate presso l’EPO – l’Ufficio Brevetti Europeo – nel 2013 ha perso il 16% delle domande di brevetto rispetto all’anno precedente rispetto ad una media regionale che si attesta al -4% annuo. In controtendenza i dati di Brescia a dieci anni: si è avuto un incremento del 2,3% rispetto ad un calo regionale percentualmente identico.
A Potenza la brevettazione è nettamente inferiore ma il crollo è stato forte: su base annuale 2012/2013 la brevettazione potentina si è ridotta del 71,4%.
La brevettazione nelle Marche è diminuita del 2,8% su base annuale 2012/2013. Su base decennale, invece, l’incremento è pari al 6,5%. A trascinare la regione è Ancona con una media di 67 domande di brevetto per anno. E proprio ad Ancona troviamo l’unico esempio virtuoso, su base regionale, sia nel breve che nel lungo periodo: su base annuale abbiamo un incremento del 5,9% e su base decennale un incremento del 9,7% delle domande di brevetto italiano pubblicate dall’EPO. La tipologia di brevetti maggiormente oggetto di tutela sono le green technologies con un tasso di crescita medio annuo del 6,3% (dell’1,1% nel periodo 2009-2013). Le green technologies brevettate riguardano la produzione di energia da fonti rinnovabili, la gestione dell’inquinamento, l’efficienza energetica, i problemi dei trasporti e della mobilità sostenibile.

Per quanto concerne il design sono stati depositati, tra il 2009 e il 2013, 97.500 (differenza -0,1% negli anni 2009-2013)disegni comunitari presso l’UAMI, l’Ufficio per l’armonizzazione del Mercato Interno. Per quanto concerne la tipologia di prodotti tutelati da design, le imprese italiane proteggono maggiormente prodotti per la casa e l’arredamento, la moda, l’illuminotecnica e il packaging. Milano detiene la quota maggiore (15%) di domande di modelli comunitari depositati attraverso gli uffici italiani.

Sempre presso l’UAMI vengono depositati i marchi comunitari. I prodotti maggiormente tutelati da marchi comunitari sono inerenti il settore dell’abbigliamento e calzature (18,6%) nonché prodotti inerenti la lavorazione del cuoio e della pelletteria (12,1%). Nell’ultimo decennio i segni distintivi tutelati attraverso lo strumento del marchio comunitario sono stati 60.800 con un incremento annuo medio del 4,8%. In particolare sono le imprese del Nord-Ovest che investono in tale forma di tutela. Milano si attesta su una media del 18,4% per numero di marchi depositati. Al secondo posto i marchi depositati a Roma con il 7,1%.

Per poter visualizzare l’intero rapporto predisposto da Unioncamere-Si.Camera, Osservatorio Brevetti Marchi Design – Rapporto 2014 cliccare qui.