IBM inventa l’out of office? IBM afferma di aver inventato nel 2010 l'”out of office“, il “non sono in ufficio”, quella risposta automatica che parte dalla nostra mail, quando non siamo in sede lavorativa.
L’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti ha ufficializzato la paternità di questo strumento a gennaio 2017. Ma a fine febbraio, l’organizzazione per la tutela dei diritti digitali, Electronic Frontier Foundation, ha reso nota la notizia, facendo scaturire un insieme di feroci critiche nei confronti di IBM, che alla fine ha deciso di rinunciare ai suoi diritti sul brevetto.
L'”invenzione” di IBM consiste in un sistema in cui l’utente deve aggiungere una data di inizio e una di fine, scrivere il messaggio che si desidera e poi il servizio invierà una mail automatica a tutti i contatti. Ma una tecnologia simile esiste già dagli anni ’80, quando la Microsoft creò uno strumento di risposta automatica per la posta elettronica Xenix.
Secondo l’Electronic Frontier Foundation, l’Ufficio Brevetti americano ha doppiamente sbagliato, non facendo nessun tipo di ricerca di anteriorità e non rispettando un’ importante sentenza del 2014 della Corte Suprema Americana, basata sulla richiesta di un brevetto per lo scambio telematico di obbligazioni finanziarie. In base a questo verdetto un’idea astratta non può essere brevettata, anche se messa in pratica all’ interno di un computer generico.
Non è di certo un caso che IBM stia cercando di fare rigettare al Congresso questa decisione, considerando che il colosso americano sta tentando di ottenere un’altra esclusiva, quella sugli strumenti che permettono di programmare riunioni e incontri.