Dopo l’approvazione del Jobs Act e la riforma delle collaborazioni coordinate e continuative, il Governo affronta per la prima volta con il ddl sul “Lavoro Autonomo” il settore delle Partite IVA, dedicando attenzione a tutte quelle problematiche che caratterizzano quei rapporti di lavoro che divergono dal lavoro subordinato e dalle collaborazioni esterne.

Quali le novità?

Accesso ai fondi europei
E’ prevista la parificazione dei lavoratori autonomi ai piccoli imprenditori per l’accesso ai PON e ai POR Lazio. Si tratta di un ulteriore passo avanti rispetto alla norma, inserita in Legge di Stabilità 2016, che equipara i professionisti iscritti agli ordini alle PMI nell’accesso ai fondi europei. Diventa, pertanto, importante anche per i singoli professionisti la registrazione di marchi e idee brevettabili e finanziabili.

Pagamenti entro 60 giorni
Sono previste delle norme attraverso cui la committenza non può recedere da un contratto senza congruo avviso. I contratti devono essere realizzati esclusivamente in forma scritta e il pagamento di una fattura non può superare i 60 giorni dalla sua emissione

Polizza assicurativa ed incentivo fiscale in caso di mancato pagamento del cliente
Il professionista può stipulare una nuova polizza che gli assicuri il pagamento di una fattura nel momento in cui un cliente non salda il suo onorario. Il costo di questa polizza sarà totalmente deducibile sul piano fiscale.

Formazione: deducibilità al 100%
Saranno deducibili al 100% dal reddito del lavoratore autonomo tutte le spese sostenute per: la certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto imprenditorialità, partecipazione a convegni, congressi e corsi di aggiornamento professionale. Nella bozza del decreto la deducibilità arriva a 10 mila euro.

Indennità di maternità
Sarà riconosciuto l’assegno di maternità da due mesi prima del parto fino ai tre mesi successivi, indipendentemente dall’effettiva astensione dall’attività lavorativa. L’indennità per congedo parentale potrà essere corrisposta per un periodo massimo di sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino.

Agevolazioni in caso di malattia
Per periodi di malattia superiori ai 60 giorni il lavoratore autonomo potrà sospendere il pagamento dei contributi. E ricominciare a pagarli una volta che, tornato in forze, riprenderà a lavorare. Il debito accumulato sarà versato in rate mensili da spalmare su un periodo triplo rispetto a quello della malattia. Il committente potrà recedere dal contratto solo se la malattia diventa più lunga di un sesto della durata del contratto stesso. Inoltre, il rapporto di lavoro autonomo non si estingue ma resta soltanto sospeso nei casi in cui gravidanza, malattia o infortunio del lavoratore autonomo comportino un’interruzione del lavoro inferiore ai 150 giorni nell’anno.

Centri per l’impiego per gli autonomi
I centri per l’impiego dovranno dotarsi di uno sportello destinato ai lavoratori autonomi per la raccolta di domande e offerte di lavoro e per l’accesso a informazioni anche sugli appalti pubblici.

Viene introdotto anche lo “Smart working”. Questo non rappresenta una nuova tipologia contrattuale, ma una diversa organizzazione del lavoro subordinato in merito ai luoghi e agli orari di lavoro.
Si è previsto che:
il lavoratore che presta l’attività di lavoro subordinato in modalità “smart” ha diritto di ricevere un trattamento economico, e normativo, non inferiore a quello applicato ai lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda
gli incentivi di carattere fiscale e contributivo legati agli incrementi di produttività ed efficienza, devono essere applicati anche quando l’attività lavorativa si svolga in modalità “agile
il datore di lavoro deve garantire al lavoratore che svolge la prestazione in modalità “agile” il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza.